Come avviene la diagnosi precoce del diabete?
Tutti conosciamo qualcuno a cui è stato diagnosticato il diabete; questo perché stiamo parlando di una malattia molto comune che, se non curata, può portare a gravi conseguenze per l’organismo. Si stima che in Italia ne soffrano più di 3,5 milioni di persone, all’incirca il 5,9% della popolazione totale. Proprio per questo, dopo aver spiegato brevemente di cosa si tratta, passeremo ad analizzare una particolare diagnosi che potrebbe aiutare milioni di persone
Si tratta di una malattia cronica che limita la capacità del corpo di regolare lo zucchero nel sangue; che, di conseguenza, arriva a livelli troppo elevati. Tutto ciò è provocato dal malfunzionamento dell’insulina, l’ormone che regola l’accesso del glucosio nelle cellule e la sua conversione in energia: se l’insulina non funziona correttamente, lo zucchero resta nel sangue.
Quando il diabete non viene trattato, può portare a gravi complicazioni; quindi è sempre meglio ottenere una diagnosi il prima possibile, per contrastarlo tempestivamente. La diagnosi precoce è uno dei modi migliori per prevenire o ritardare queste complicazioni. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Alcuni fattori di rischio per il diabete
Identifichiamo, per iniziare, alcuni campanelli d’allarme che potrebbero metterci sull’attenti per quanto riguarda la presenza di questa malattia nel nostro organismo. Se ci si riconosce tra queste categorie, il consiglio è di svolgere un controllo per scongiurare il rischio del diabete.
Esistono diversi fattori di rischio per il diabete, tra cui:
- Storia familiare di diabete
- Sovrappeso o obesità
- Sedentarietà
- Prediabete
- Ipertensione arteriosa
- Colesterolo alto
- Sindrome dell’ovaio policistico
- Storia di diabete gestazionale
Ognuno di questi è un segnale da prendere in considerazione per evitare che la malattia si sviluppi e diventi più complicata da curare.
Sintomi del diabete
Oltre ai fattori che ci mettono in una posizione di maggiore rischio, prendiamo in considerazione anche i sintomi del diabete, quei segni lanciati dalla malattia e ai quali bisogna stare molto attenti se la si vuole individuare.
I sintomi del diabete possono essere lievi e non sempre evidenti. Includono:
- Sete eccessiva
- Minzione frequente
- Fame eccessiva
- Perdita di peso inspiegabile
- Stanchezza
- Vista offuscata
- Guarigione lenta delle ferite
- Prurito o formicolio alle mani e ai piedi
Si tratta di manifestazioni abbastanza comuni nella vita di tutti i giorni, perciò non è facile attribuirne la colpa alla malattia; quindi bisogna fare particolare attenzione, soprattutto quando se ne manifestano più di uno per volta. A questo punto si consiglia un’analisi del sangue per verificare che tutto sia regolare.
Diagnosi del diabete
Adesso che sappiamo quali sono i segnali da tenere d’occhio, passiamo a ciò che da inizio alle cure contro il diabete: la diagnosi. Per scoprire se si è soggetti o meno ci si basa su esami del sangue che misurano il livello di glicemia; in quanto, come detto, proprio dei valori non regolari di questo parametro fanno scattare l’allarme. Si possono seguire questi due passaggi:
- Glicemia a digiuno: I risultati di questo esame derivano direttamente dalle analisi del sangue. Un valore di glicemia a digiuno pari o superiore a 126 mg/dL in due occasioni separate; oppure un valore di 200 mg/dL in qualsiasi momento della giornata, indicano il diabete.
- Test da carico orale di glucosio (OGTT): Per questo esame è prevista l’assunzione di una bevanda contenente glucosio e, successivamente, la misurazione della glicemia con un numero variabile da uno a tre prelievi per ottenere il risultato. Un valore di glicemia pari o superiore a 200 mg/dL a due ore indica il diabete.
In alcuni casi, il medico può anche prescrivere altri esami del sangue, come l’esame dell’emoglobina glicata (HbA1c), per confermare la diagnosi di diabete o per valutare il controllo glicemico nel tempo. In questo caso il valore deve essere superiore al 6,5% per confermare la presenza di diabete.
La diagnosi precoce del diabete e la sua importanza
La diagnosi precoce del diabete è fondamentale, perché consente di iniziare il trattamento il prima possibile e di prevenire o ritardare le complicazioni della malattia. Si stima che in media il diabete venga scovato sette anni dopo la sua comparsa; in questo tempo riesce a fare dei danni all’organismo che potrebbero essere molto seri. Le persone con i seguenti fattori di rischio dovrebbero parlare con il proprio medico della possibilità di essere sottoposte a screening per il diabete:
- Hanno più di 45 anni
- Hanno un familiare di primo grado con diabete
- Sono in sovrappeso o obesi
- Sono sedentari
- Hanno la pre-ipertensione o l’ipertensione arteriosa
- Hanno il colesterolo alto
- Hanno avuto il diabete gestazionale
- Donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS)
Screening per il diabete
Lo screening per il diabete è un’indagine svolta per identificare precocemente la malattia nelle persone che presentano dei fattori di rischio, pur non avendo sintomi. Viene generalmente eseguito con un esame della glicemia a digiuno o con un OGTT, così come un normale test per il diabete.
La frequenza dello screening dipende dai fattori di rischio individuali: le persone con un alto rischio di diabete potrebbero dover essere sottoposte a screening ogni anno; mentre le persone con un rischio più basso potrebbero dover essere sottoposte a screening ogni 3 anni.
Negli ultimi anni i programmi di screening si stanno intensificando molto, così da permettere a tutte le persone che potrebbero subire la comparsa del diabete di rimanere costantemente sotto il controllo di specialisti. In questo modo viene ridotto di molto il rischio di incorrere in complicazioni della malattia e la qualità di vita dei pazienti viene migliorata.
Cosa fare se si ha il diabete
Se ti viene diagnosticato il diabete, il tuo medico lavorerà con te per sviluppare un piano di trattamento personalizzato, con il fine di curare la malattia o, quantomeno, di scongiurarne le complicazioni. Alcune delle indicazioni che può darti sono:
- Cambiamenti nello stile di vita: Possono includere una dieta sana, esercizio fisico regolare e, se necessario, perdita di peso. Ricordiamo che obesità e sedentarietà sono alleate di questa malattia.
- Farmaci: Esistono diversi tipi di medicine che possono aiutare a controllare i livelli di glicemia.
- Monitoraggio della glicemia: È importante monitorare regolarmente la glicemia a casa per assicurarsi che il piano di trattamento stia funzionando.
- Educazione diabetica: Imparare a gestire il diabete è importante per prevenire le complicazioni.
Non sottovalutiamo il diabete
Come abbiamo potuto vedere, il diabete è una malattia tanto comune, quanto facile da rilevare. Esistono molti esami precisi e poco invasivi in grado di darti una diagnosi esaustiva sulla tua positività; perciò, è bene svolgere dei controlli di routine per scongiurare la sua comparsa. Negli ultimi anni stanno nascendo parecchie iniziative, come lo screening, per dare la possibilità ai soggetti a rischio di sottoporsi controlli periodici e tenere monitorata la propria situazione.
Se ti riconosci in una delle categorie a rischio, quindi, verifica subito di non avere il diabete: contatta il tuo medico e prenota un esame del sangue per controllare che il valore della glicemia sia nella norma.
Non aspettare che la malattia si faccia sentire, la diagnosi preventiva può evitarti parecchie complicazioni. Agisci tu prima che lo faccia il diabete!